MARINA LEGOVINI
Marina è nata a Monfalcone in provincia di Gorizia. Da sempre pratica la pittura a olio e l’acquerello. Si è diplomata alla scuola d’Arte Max Fabiani di Gorizia e ha fondato la cooperativa di ceramica “la Felce”. In seguito ha proseguito gli studi presso la Scuola internazionale di Grafica a Venezia e aperto la sua bottega d’Arte con la quale è entrata a far parte del Consorzio Regionale per la valorizzazione dell’artigianato artistico del Friuli Venezia Giulia nel mondo. Ha partecipato a mostre internazionali a Roma, Parigi, San Paolo del Brasile dove le sue opere sono presenti in collezioni private. La sua Opera in ceramica “Melusina” è stata selezionata dall’architetto Ugo La Pietra nel concorso “L’oggetto neoeclettico” ad Abitare il Tempo a Verona con il quale è iniziata una collaborazione per il progetto “Miramare”. Dal 2011 è presidente dell’Associazione Culturale “La Corte dell’Arte – Spazio Alba Gurtner dove tiene i laboratori d’arte e nello specifico quello di acquerello seguito da molti appassionati di questa affascinante tecnica. Partecipa a Mostre e concorsi d’arte dove i suoi acquerelli vengono selezionati e premiati. Ama dipingere le suggestioni che la natura le offre, in questo territorio di confine molto vario, in tutte le sue stagioni come i paesaggi ispirati alla laguna di Grado e al Golfo di Trieste. Questi sono fra i suoi temi preferiti, poiché ama il mare, quando diventa torbido ai margini del cielo, si fa striscia d’un cupo impalpabile e lieve, confuso, dove il gioco dei tordi in volo crea misteriose figure fra le nuvole e diventa impetuoso quando tira la bora nello stridere dei gabbiani. Oppure subito oltre confine, in Slovenia nel bosco del Panovec e lungo il fiume Isonzo con opere dedicate alla natura, ai paesaggi fisici e dell’anima che suggeriscono rimandi alla pittura dei grandi vedutisti inglesi Constable e Turner dai quali è partita la sua ricerca. Lavora sia ad olio che ad acquerello, ma ora le opere sono indipendenti fra loro anche se l’una nutre l’altra. Se nell’acquerello ciò che conta è l’immediatezza della stesura del colore, nella pittura il lavoro delle sue pennellate sembra avere a che fare con una vera e propria forma geologica della pittura. Per Marina l’acquerello è un compresente di casualità e sorpresa, anche imprecisa, purché rimetta la natura e le sue magiche atmosfere al centro del suo atto creativo.
OPERE
PRODOTTI TINTORETTO UTILIZZATI
Per l’acquerello usa il sintetico Vajo Kazan serie 1407 n° 2/0, 2, 4, 8, 12 e serie 1408 n° 5/0. Per l’olio la serie 687 sintetico Mercurio n° 18.